Sommario o abstract
| “Siccome tutti sostengono che anche la vecchiaia ha i suoi lati positivi continuo a domandarmi perché tu non ci trovi niente di bello”, domanda la figlia Giulia, cinquantenne e bisognosa di spazi per la sua vita, alla madre ottantenne, bisognosa di attenzioni e senza altri interessi nei suoi spazi di vita sempre più ristretti. Il lungo romanzo fa scorrere quasi in parallelo il presente del rapporto difficile tra madre e figlia, le incomprensioni tra generazioni, le contraddizioni e gli egoismi senza quasi più comunicazione e il passato della famiglia, che viene esaminato e raccontato per mettere a fuoco la figura materna, da cui Giulia rifugge senza sapersene allontanare veramente. Una narrazione senza filtri, spesso dura, in cui esperienze vitali legate all’invecchiamento vengono affrontate dalla parte della figlia “cattiva” in una testimonianza necessaria seppur dolorosa, da qualsiasi parte si stia anagraficamente. |